Mi ci... Tufo!

Le terre del Tufo fra Toscana, Lazio e Umbria

Foto di Everyday Visuals

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Passeggiando sulla spugna

Non lontano dalla Val d'Orcia (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo) sorgono le terre del tufo, nelle quali val la pena "tufarsi"!

Il tufo è una roccia leggera, generalmente di origine vulcanica. La sua conformazione visivamente è molto simile a quella di una spugna: verrebbe quasi da prenderne un pezzo e strizzarlo con le mani. Tra Toscana, Lazio e Umbria c'è una zona particolarmente ricca di tufo, sul quale sono state costruite città davvero sorprendenti. Vediamone alcune.

SORANO

Uscendo dalla Cassia verso ovest all'altezza di Acquapendente, alternerete le ultime campagne toscane alle prime terre del Lazio. Attraverso le strade dei briganti, ad un certo punto vi inoltrerete tra colline fitte di vegetazione, e dopo una serie di strette curve vi apparirà un accumulo di tetti in lontananza. Il colpo d'occhio da quella direzione è straordinario. E' per me il miglior modo di entrare a Sorano. La città sorge su un pendio a ridosso di una valle, stretta da colline dolcemente appuntite che ricordano i colli Euganei. Un territorio fra l'altro disseminato di tombe etrusche. Entrando a Sorano sarete "schiacciati" dalla mole della fortezza Orsini, una costruzione cinquecentesca imponente, progettata per resistere agli assedi. Sorano ha una parte alta e una bassa. Vi invitiamo a perdervi nel dedalo di scalette e viuzze della parte bassa, dove le abitazioni sono costruite con il tufo quando non addirittura scavate nello stesso. Molte di queste sono abbandonate e rendono la città molto suggestiva. Scendendo la collina in breve tempo potrete arrivare a Sovana, un delizioso piccolo borgo medievale anch'esso caratterizzato dall'utilizzo del tufo.

I FLINTSTONES

Vitozza è uno degli insediamenti rupestri italiani più importanti, perchè è stato abitato fino ad un paio di secoli fa; ancora parte delle grotte scavate nel tufo sono utilizzate. Si trova nei pressi del paesino di San Quirico (da non confondere con San Quirico d'Orcia). E' un parco immerso nel verde. Abitato a partire dal medioevo, oggi si presenta come un insieme di sentieri immersi nel bosco costeggiati da grotte. Ciascuna grotta racconta una vita. Molte sono le testimonianze delle famiglie che vi hanno vissuto, e alcune grotte portano nome e cognome di chi le ha popolate. Entrando nel parco troverete le ultime abitazioni del paese, alcune delle quali hanno chiuso le grotte con porte e portoni per garage. Sembrano davvero le entrate delle case di Fred e Wilma, di Barney e Betty.

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LA PICCOLA GERUSALEMME

Pitigliano è probabilmente la più famosa in area Toscana delle città del tufo. Borgo splendido, caratterizzato da uno slanciato acquedotto cinquecentesco. Un'opera che richiese più di un secolo per la realizzazione, iniziata dagli Orsini e conclusasi nel seicento con i Medici. Pitigliano è molto vivace, piena di bottege artigiane. Ai lati potrete vedere come le abitazioni sorgano sul tufo come fossero alberi che affondano le radici nella crema. La città il 19 marzo festeggia l'arrivo della primavera con una festa dai tipici tratti medievali; viene fatto un grande falò, per bruciare l'inverno, e le ceneri sono raccolte e conservate dalle famiglie del paese in segno di buon auspicio. Pitigliano viene chiamata "piccola Gerusalemme" per aver ospitato una fiorente comunità ebraica e una università ebraica che richiamava studenti da tutta Europa. E a guardarla da lontano, nel suo sorgere sulla roccia, ricorda un po' certe città mediorientali.

ETRUSCHI E JAZZ

Attraversiamo il lago di Bolsena scavalcando il confine con l'Umbria, e ci troviamo in un'altra importante città sul tufo, non lontano da Pitigliano. Orvieto, l'antica "Volsinii", un centro fondamentale per la cultura etrusca. Gli scavi in Campo della Fiera  hanno riportato alla luce il tanto inseguito "santuario degli etruschi", un luogo in cui annualmente si riunivano tutti i rappresentanti del mondo etrusco per eleggere il sacerdote supremo ed eseguire riti. Un evento in cui confluivano anche spettacoli teatrali, giochi, mercati. Sicuramente Orvieto è famosa per il suo duomo. Dire "duomo di Orvieto" non sarà come dire "duomo di Milano", ma poco ci manca. La sua facciata è un capolavoro, e consigliamo di visitarla nel pomeriggio e verso il tramonto, quando il sole illumina i suoi ori. All'interno trovate opere d'arte molto significative. Una per tutte il Giudizio Universale di Luca Signorelli, di un plasticismo che rende quest'opera rinascimentale quasi attuale. Anche Orvieto ospita un suo palio (Palio della Palombella), ed altri eventi legati alla storia e all'enogastronomia (in particolare grazie alle numerose cantine cittadine). L'evento moderno più importante è invece l'Umbria Jazz. Nato nel 1973 ha ospitato davvero quasi tutti i maggiori jazzisti internazionali, ponendosi come il riferimento in Italia per questo genere di manifestazione.

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