10 suggerimenti su come pianificare e gestire un trekking lungo

Come percorrere i 42km dell'Altavia dei Colli Euganei in giornata

Foto di Marco Girardi

Foto di Marco Girardi

Alle 18 sono a casa e i miei piedi gridano pietà oltre ad un ginocchio che ha preso un bello spavento dopo un movimento innaturale poco dopo metà del percorso. E che percorso!

Non sto qua a raccontarvi i colli e le zone attraversate, questo lo lascio alle foto che trovate qui sotto e alla descrizione presente nel link del Parco dei Colli Euganei.

Vorrei soffermarmi, invece, sugli aspetti di questa "maratona" (42 km di trekking) e sui consigli che posso darvi dopo questa “particolare” esperienza fatta assieme al mio amico e compagno di avventura Giovanni.

Foto di Marco Girardi

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10 suggerimenti pratici uniti a delle impressioni che ho registrato e che vorrei condividere con voi

1. Stagione. Partiamo prima di tutto dal periodo migliore in cui affrontare l’Altavia dei Colli Euganei. Noi l’abbiamo fatta il 2 aprile nel cuore della primavera con tutta la natura in piena fioritura e con quel profumo di vegetazione rigogliosa che sta esplodendo. Molti consigliano di farla in autunno con i colori accesi, altri ancora apprezzano il paesaggio nella sua poetica e spoglia veste invernale. Quello che è certo è di evitare di vivere questa esperienza nei mesi estivi. Ricordo che siamo in zona collinare nella pianura padana veneta. 

2. Orario di camminata. Considerando che sono circa 12 ore di camminata, l’orario di partenza consigliato è tra le sei e le sette di mattina per beneficiare della luce del sole. Abbiamo avuto la fortuna di trovare una giornata favolosa con 20 gradi di temperatura massima e un leggero venticello che ha reso il trekking molto piacevole.

3. Alimentazione. Portatevi via almeno un paio di panini. Evitate salame, bistecche o carne in generale, perchè pesanti da digerire. Il primo panino va mangiato dopo 3 o 4 ore di cammino, mentre il secondo dopo 6 ore circa. Cercate di alimentarvi in cima alla collina così che la digestione non avvenga in salita causando una sensazione di pesantezza e di apparente spossatezza (il sangue affluisce maggiormente nello stomaco che nelle gambe durante la digestione). Vanno inoltre portate via almeno due barrette energetiche, frutta (banane, mele o arance) e frutta secca in modo da reintegrare naturalmente i sali e le vitamine. Non è necessario ma utile avere anche a disposizione una stecca di cioccolata o cioccolatini da mangiare nelle ultime ore di camminata.

4. Idratazione. Portarsi via almeno un paio di litri di acqua e possibilmente dei sali minerali per reintegrare il corpo in quanto si suda molto (noi ne abbiamo bevuti 3, facendo rifornimento al monastero in cima al Monte della Madonna)

5. Preparazione atletica. Tutto quello detto precedentemente non avrebbe senso se non si ha un fondo di allenamento. Cosa intendo per fondo? Puoi essere allenato ad uscite di 4-5 ore a piedi, possibilmente con dislivello di almeno 800-1000 metri, oppure a fare un’ora e mezza di corsa un paio di volte alla settimana o per chi come me ama la bici su strada fare un paio di uscite settimanali di 50/60 chilometri, magari con un’uscita di almeno 80-90 km (3 ore e mezza di uscita).

Foto di Marco Girardi

Foto di Marco Girardi

6. Scarpe. I piedi vengono messi a dura prova, quindi munitevi di scarpe comode (non servono scarponi, salvo sia presente molto fango causa pioggia nei giorni precedenti). Consiglio scarpe da trail running, leggere comode e adatte a tutti i terreni e con ottimo grip per i passaggi più impegnativi.

7. Vestiario. È molto importante vestirsi a cipolla in quanto si affrontano momenti della giornata molto diversi in termini di temperatura e ventilazione. Si parte col fresco del mattino vestiti a 3 strati per arrivare alle ore centrali e restare con una t-shirt tecnica senza intimo tecnico in quanto il sole si fa sentire.

8. Sentieri concatenati. La cosa bella dell’Altavia è che è concatenata con molti dei 19 sentieri presenti nei Colli Euganei. Questo è interessante perchè puoi variare il percorso in itinere ma soprattutto in caso di necessità puoi accorciarlo tagliando alcuni passaggi.

9. Paesaggio e natura. Il paesaggio in primavera è pieno di colori, la vegetazione è rigogliosa e gli scorci meravigliosi, con “tetti” panoramici che in giornate limpide, come nel nostro caso, ti permettono di vedere la laguna di Venezia o gli appennini emiliani, oltre ovviamente alle Prealpi e le cime delle Dolomiti innevate. Si incontrano boschi di castagni e carpini con pungitopo e corbezzolo, oltre che distese di ulivi e vitigni di vario genere. Famosi i maronari del Monte Venda oltre che il maestoso gelso che si incontra poco prima del Monte Brecale.

10. Incontri. Come già accennato precedentemente lungo i 42 km si incontrano molte persone: dal camminatore solitario che ti chiede informazioni, alla famiglia con bambini o con il cane, al trail runner che si sta allenando, ai ciclisti in mountain bike, alla folla oceanica del Passo Fiorine e a famiglie intere che vivono l’esperienza del parco avventure.

Spero di averti aiutato a pianificare la tua escursione, ora si tratta solo di mettersi un bel paio di scarpe comode (e non solo) e partire!